Rotte dell’Asia Centrale Di Alessandro De Giuli

 A cura di Andrea Malaman,

Auditorium  San Benedetto Montagnana

Venerdì 28 aprile 2017, ore 11,00

La recensione

In viaggio da soli, spostandosi con mezzi pubblici per l’Asia centrale: incontri e suggestioni a cavallo tra vita quotidiana, storia e geografia nel cuore del vecchio continente alla ricerca di un futuro…

Alessandro De Giuli ci racconta un grande viaggio in Asia, fatto partendo da solo, usando autobus e altri mezzi pubblici per spostarsi da una città all’altra, nella convinzione che un continente così complesso richieda lo sguardo paziente del visitatore pacato e curioso. La categoria kantiana del tempo è, come sappiamo, una categoria a priori; pensando all’Asia centrale il pensiero va alla Via della seta, all’impresa di Alessandro Magno e all’idea di un’area ricca di storia e mutamenti anche recenti. L’osservatore De Giuli è consapevole di queste numerose articolazioni date dalla storia, dalla religione, e dalla politica. Riesce abilmente a tenere insieme tanti fili, mentre ad esempio osserva il pozzo in cui un emiro rinchiuse due ufficiali inglesi o mentre si addentra in un chiassoso mercato. Gli capita di poter assistere a una preghiera in una moschea a Bukhara, di vedere da vicino la lunga trattativa per comprare degli animali a Kashgar, di visitare il Mausoleo del terribile Tamerlano a Samarcanda. Trova anche degli europei e degli Italiani. Sono luoghi lontani, ma pur sempre raggiungibili senza troppe difficoltà con i mezzi moderni. La bellezza del libro sta nella curiosità colta dell’autore, sempre attento alla storia passata e a quella recente di quelle terre sconfinate e adatte al pascolo dove vivevano bellicosi popoli nomadi che minacciarono anche l’Europa e con Tamerlano costruirono uni impero di dimensioni enormi. Questi luoghi furono teatro per quasi mezzo secolo di un confronto tra la Russia zarista e l’Inghilterra; una guerra mai dichiarata, fatta di pressioni sulle tribù locali, di protettorati imposti, di azioni di agenti travestiti da mercanti o eploratori che cercavano di raccogliere dati in zone poco conosciute e molto pericolose. Sarà poi la Cina a imporsi duramente in alcune aree, una volta tramontate le potenze europee. L’autore si muove anche nelle giovani repubbliche nate dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica; ne documenta l’apppartenenza a un Islam moderato e ne segnala la faticosa ricerca di una nuova identità, dopo la fine del comunismo. Nel complesso, una lettura gradevole, un resoconto di viaggio scritto con intelligenza e un’esortazione a viaggiare.

PRESENTAZIONE AUTORE

Alessandro De Giuli

 nato a Leno (BS) nel 1961, vive da anni a Verona dove lavora per il Servizio Forestale.

La sua grande passione sono i viaggi solitari in luoghi remoti del mondo, mettendosi sulla strada lasciandosi guidare dalla storia, dalle sensazioni e dalla fiducia verso gli altri.

Questa voglia di conoscere l’Altro e l’Altrove lo ha spesso spinto a intraprendere viaggi in luoghi al di fuori dei circuiti turistici tradizionali: ha scelto di viaggiare da solo, utilizzando i mezzi pubblici locali e senza cercare un supporto presso agenzie di viaggio o tour operator. Si è piuttosto rivolto all’esperienza di altri viaggiatori che lo hanno preceduto e ad una buona documentazione sui luoghi da visitare, prediligendo le testimonianze letterarie o i saggi alle tradizionali guide turistiche.

Apertura, curiosità e sicuramente un ottimo spirito di adattamento e di accettazione sono tra le qualità principali di un viaggiatore solitario.

L’idea è quella di mescolarsi alla gente invece che distinguersi: Alessandro lo fa muovendosi con mezzi pubblici o con quello che capita, accettando tutto quello che il viaggio può offrire. Dai suoi viaggi escono diari pieni di incontri, situazioni, paesaggi e riflessioni tradotte in libri, in cui Alessandro ci racconta e ci mostra, grazie agli acquerelli realizzati per strada durante il viaggio, gli odori, i colori, ma soprattutto le persone che ha incontrato lungo la strada.

 Libri di viaggio di Alessandro De Giuli:

  •  I FIORI DEL MALI (2012)
  • ROTTE D’ASIA CENTRALE (2014)
  • SANGUE E MELOGRANI (2016)
  • L’ORECCHINO DI PARVATI (2017)